Un'altra notte (soltanto per vederti passare) (cliccare qui a sinistra per ascoltare) è uno di quei brani in cui ho affidato alla musica il compito di evocare un'emozione, e ho usato solo il titolo come didascalia, per cui ogni parola che aggiungerò è di troppo. Dedicata a un "essere di fuga", a una di quelle presenze la cui inafferrabilità non fa che accrescerne la desiderabilità, è il racconto di una sensazione che dura il tempo di uno sguardo e della nostalgia cosmica che lascia la sua assenza.
Anni dopo ho creato una versione cantata che si innesta su questo brano, ma non ho trovato tra le mie registrazioni una versione all'altezza di essere pubblicata.
Consigli per l'ascolto: una notte d'estate, con le luci della città dall'alto della collina.
giovedì 21 dicembre 2017
giovedì 2 febbraio 2017
L'evoluzione dello stile
A proposito di giochetti e di riferimenti comprensibili solo al sottoscritto, l'album Esercizi Spirituali si apre con una breve introduzione strumentale intitolata L'evoluzione dello stile (la vita e le opere), che in effetti vorrebbe, non senza ironia, sintetizzare in poche battute i cambiamenti di linguaggio nella mia produzione. Inizialmente si possono ascoltare, sovrapposte e distinte sui due canali stereo, le introduzioni strumentali di "The Melody Plot" e "Moods" (ironicamente scrivevo nel mio sito "ben riconoscibili da chi conosce i precedenti lavori"), che si fondono dopo poche battute in una sorta di arrangiamento dance, che richiama in qualche modo lo stile dell'album, se non nel ritmo almeno nel gioco di intrecci di suoni e improvvisazioni.
Iscriviti a:
Post (Atom)